L’incendio causa inquinamento da diossina dell’ambiente.
Ci scrive l’avvocato Giuseppe Cazzolla presidente della sezione ”Fare Verde “ di Bitonto ponendo all’attenzione dei cittadini e delle autorità il problema degli incendi ,in crescita paurosa, dei rifiuti soprattutto quelli di plastica che ormai abbondano in tutti i settori urbani L’incendio sviluppatosi qualche giorno fa a Palo del Colle-scrive Cazzolla- a qualche decina di metri dal nostro territorio comunale, potrebbe aver causato il più grande disastro ambientale che Bitonto possa aver conosciuto negli ultimi anni. Paradossalmente il sito di Arpa Puglia -continua Cazzolla– comunicava che la qualità dell’aria il giorno 07 giugno ( giorno dello scoppio dell’incendio), era ottima o buona nella zona circostante l’incendio e questo perché le rilevazioni non riguardano le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici che solitamente si sviluppano a seguito di questa tipologia di incendi. La diossina generata dall’incendio finisce nel terreno, si lega al materiale organico presente e si degrada molto lentamente, nell’arco di anni. Tra le diossine, la TCDD causa un’ampia gamma di effetti, tumori e tanti altri effetti deleter8i per la salute. Le diossine hanno, inoltre, la spiacevole caratteristica di bio accumularsi. A questo punto l’Avv. Cazzolla sferra un fendente alle autorità competenti e scrive <<Considerato che questi fenomeni sono purtroppo frequenti in Italia, e vista la portata dell’evento, ci chiediamo perché da subito, la popolazione, in via precauzionale, non è stata invitata a non uscire di casa o a tenere chiuse le finestre? Che senso ha aspettare l’esito delle analisi che arriveranno dopo numerose ore dall’incidente? Perché, ad oggi, nessuno parla di analisi del suolo, specie in quelle zone attraversate dalla nube (tossica?) oggetto di coltivazione di frutta e verdura che oggi e nei prossimi giorni possiamo e potremo acquistare dalle bancarelle?>> Ovviamente- conclude il presidente di Fare Verde– non vogliamo creare inutili allarmismi e ci auguriamo che l’incendio abbia provocato meno danni ambientali possibili, ma riteniamo che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, debba venire prima di ogni altra considerazione anche di natura economica. Come associazione vaglieremo l’evolversi della situazione anche nelle opportune sedi giudiziarie.
Gaetano Macina