Recensione del libro <<La democrazie del piombo. Delitti politici avvenuti nei tragici anni 1976 – 1982>> di Luca Innocenti a cura del nostro concittadino ad Honorem Generale Div CC Raffaele Vacca figlio del compianto palesino generale di Briciata CC Giovanni Vacca
Una stagione che ha visto una lunga sequenza di crimini, guerre di mafia, scandali, attentati e terrorismo, raccontata attraverso il materiale di indagine e gli atti processuali, legando i fatti in una visione di insieme, questo è “La democrazie del piombo. Delitti politici avvenuti nei tragici anni 1976 – 1982”, il libro di Luca Innocenti.Una fase della strategia della tensione più elaborata delle precedenti, un torbido intreccio fra mafia, eversione, politica e massoneria, che ha determinato ferite profonde alla Repubblica e ha condizionato la vita politica del Paese.Il libro ricostruisce le lotte di potere, i legami fra le organizzazioni criminali, le morti a catena e una strage, quella della stazione di Bologna, opera dei neofascisti per interessi della P2, realizzata per delegittimare le istituzioni, ricattarle, portare il Paese nel caos. Luca Innocenti (1975), informatico e saggista, è un appassionato studioso degli anni Settanta, autore del blog 4 agosto 1974. Per fuori|onda ha scritto, nel 2013, “Italicus, la bomba di nessuno – Una strage impunita tra depistaggi, eversione nera e complotti di Stato” e, nel 2017, “Sciabole e tritolo, le stragi e il golpe bianco”.
C’è un vizio atavico nella nostra bella Italia, quello delle facili amnesie, con tendenza alla rimozione di ciò che è accaduto, persino quando si tratti di fenomeni drammatici che hanno sconvolto l’Italia come il terrorismo storico. Negli anni Settanta, le prime violenze furono decisamente favorite da un clima di indifferenza, disattenzione, sottovalutazione, se non indulgenza e contiguità. Si faceva riferimento ai “compagni che sbagliano”, alle teorizzazioni assurde “Né con lo Stato né con le BR” e altro. Senza alcuna pretesa di stabilire delle analogie, va detto che sarebbe di nuovo sbagliato sottovalutare o registrare con indifferenza ciò che sta accadendo.Ogni volta che, a distanza di qualche anno, si verifica un grave fatto, ecco Politica, media, analisti da scrivania a sorprendersi; si è, ogni volta, all’alba del Mondo per cui si scrive, si scrive e si parla, si conciona, si disserta a dismisura. Sì, questa la storia infinita della tragica eterna pagina italiana!Cosa fare? Certamente l’attenzione va tenuta costantemente alta da parte di tutti, in quanto è inimmaginabile che dopo la disarticolazione del terrorismo rosso nei primi anni ’80, con eccezionali successi di Magistratura, Antiterrorismo (nel quale settore ho operato per quattro anni, in quelli definiti di piombo), Servizi allora oltremodo efficienti e Polizie davvero specializzate, taluni personaggi ben noti ma ai margini delle organizzazioni rivoluzionarie e non scalfiti dalle molteplici inchieste, non siano stati incisivamente monitorati nei decenni successivi!E questo imperativo di vigilanza riguarda in primis la Politica e tutte le Istituzioni, non escludendo la gente comune perché oggi, sull’onda lunga della gravissima crisi economica aggravata a dismisura dalla pandemia, la saldatura dei gruppi terroristici esistenti “dormienti”, con frange anarchiche anche internazionali, è senz’altro possibile, con ovvi accorti pilotaggi esterni.Necessita quindi una presa di coscienza generale che riguarda anche l’oscuro pianeta Mafia, la cui lotta va potenziata oltre misura.
Informiamo i lettori che la recensione completa del lbro è presente al link https://www.attualita.it/notizie/tematiche-etico-sociali/la-democrazie-del-piombo-delitti-politici-avvenuti-nei-tragici-anni-1976-1982-49655/?fbclid=IwAR1lzJPQPC31VlaGJ2pNR2K4ttp6Pb_6kXCNdo1MP1JRfHCgQV3eYtR_T8M
Questo aspetto è molto importante e va attenzionato da chi di dovere ma anche dai Cittadini!