Controlli COVID 19, passa la linea soft di Emiliano

  A distanza di poco più di due giorni dall’ordinanza del governatore Emiliano che obbliga all’uso delle mascherine all’aperto, i pugliesi (una buona parte almeno) non si sono ancora allineati adeguatamente alle nuove regole. Il provvedimento, già in vigore da sabato pomeriggio, sembra non interessare a tantissimi ragazzi che vanno in giro, anche in gruppo, con la mascherina legata al braccio o sotto il mento. Nell’ultimo fine settimana tra le vie del centro di Bari è stato così. Nuova ordinanza ignorata un po’ ovunque: nei giardini, all’esterno dei locali e in tutti i luoghi di ritrovo. Niente sanzioni per ora, ma a Bari la polizia locale, soprattutto davanti alle scuole, sta facendo un’opera di sensibilizzazione all’uso della mascherine nei confronti di «genitori e accompagnatori». Il provvedimento di Emiliano, d’altra parte, è meno restrittivo rispetto a quelli adottati in altre regioni, come Campania e Lazio. Prevede sì l’uso della mascherina all’aperto, ma nei luoghi «di pertinenza di luoghi e locali aperti al pubblico, nonché in tutte le aree pertinenziali delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse (come ad esempio piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti scolastici), nonché in tutti i luoghi di attesa, salita e discesa del trasporto pubblico, fermo restando il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare il distanziamento fisico». La violazione, già nelle prossime ore, comporterà le multe previste nel decreto legge del 16 maggio 2020. Il 4 e 5 ottobre scorsi nel territorio della città metropolitana di Bari sono state controllate 3.433 persone e le sanzioni per violazione delle regole anti Covid sono state 24.Intanto l’Unione degli Studenti di Puglia denuncia il problema degli autobus sovraffollati di studenti in barba alla regole per contenere la diffusione del contagio. «Il virus è ancora presente nei nostri territori – scrivono in una nota che hanno pubblicato su Facebook – e oltre ad essere necessario la tutela del diritto alla salute oltre che negli istituti anche e soprattutto all’interno dei mezzi di trasporto è fondamentale ripensare in toto il sevizio trasporti garantendone da un lato la corretta fruibilità e la completa gratuità e dall’altro di sostenibilità ambientale».A Gallipoli intanto la polizia ha denunciato un uomo di 64 anni perché organizzava feste abusive all’interno della propria villa in aperta campagna. Feste in cui partecipavano centinaia di giovani assembrandosi tra di loro e violando le norme anticontagio. Le serate danzanti erano organizzate alla perfezione: c’era una persona che durante la mattinata proponeva ai giovani turisti in vacanza a Gallipoli una serata di intrattenimento a bordo piscina con balli e musica, due drink e il servizio navetta di andata e ritorno da Gallipoli al costo complessivo di 20 euro. La modica cifra ha attirato tantissimi giovani e durante i controlli è stato accertato che alle feste partecipavano dai 200 ai 400 giovani. Ai titolari delle navette veniva corrisposta la cifra di 200 euro a serata. Un business perfettamente organizzato.

( Dal Corriere del Mezzogiorno del 6 Ottobre 2020)